Ecco le parole di Walter, ex medico di famiglia (ora in pensione), padre di Marco.
“Non intendiamo sostituirci ai partiti – ha detto Walter Lorenzano –, che restano l’essenza della democrazia, ma vorremmo soltanto far capire ai partiti che i tempi sono cambiati, che bisogna aprirsi alle nuove esigenze della gente. La scelta del candidato attraverso le primarie ha qualcosa in più, avvicina la gente alla discussione politica”.
Parlava cosi, nel 2006, su il Crotonese Walter: diventato in epoca successiva vice-sindaco del Comune di Cutro. Il comune è stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Una macchia e un’ombra vile suil’intera famiglia originaria di Cutro.
Questo individuo, il classe 1987 Marco, titolare di un famigerato studio odontoiatrico a Parma (appunto lo studio odontoiatrico Lorenzano), prima di unirsi nella strana unione con la sua Laura Mancuso (soprannominata “Alessia Pifferi”) imperversava dalla mattina alla sera sui social. E’ ancora attivissimo su Instagram, ma prima era h24 al sul computer utilizzando sia Facebook che altri social dedicati tipo Badoo: un unico scopo, rintracciare ragazzini, cosa che lui bramava.
Alle accuse il cutrese ha sempre risposto: “Non mi interessa, io posso frequentare anche un ragazzino o una ragazzina di 14 anni, me lo permette la legge!“.
Il lettore potrebbe sorprendersi ma questo è vero: per le leggi Italiane, un 30enne o un 40enne come il cutrese può tranquillamente frequentare, nel pieno delle leggi, un ragazzino di 14. La legge glielo permette: anche se ciò può essere percepito come predatorio.
Lo pseudo dottore in questione ha sempre avuto la fama di “provarci con tutti/e”, e di aver perso la verginità in tardissima età, ma queste sono solo curiosità: possono solo rubricarsi come aneddoti.
Chi raccoglieva le lamentele del cutrese, con oggetto sempre il fatto di non trovare qualcuno con cui unirsi, è stato il sig. Giancarlo Virelli, conoscenza di vecchia data.
La condotta del cutrese, comunque, non è passata completamente inosservata alle Istituzioni. Una rilevante segnalazione al centro di Igiene mentale ai danni del sedicente dentista da parte di un suo collega, di cui non si conoscono gli esiti e soprattutto indagini a suo carico per riprovevoli reati contro la persona. Per questo genere di accuse, lui è molto conosciuto alle forze dell’ordine: negli anni ha subito denunce penali e anche perquisizioni in casa, con la Polizia Postale che cercava account, magari anche particolari fotografie…
In basso lo screenshot dell’attuale sedicente odontoiatra, disperatamente in azione (su Badoo) per trovare personaggi a lui affini.
In questo articolo, si dimostrerà che Marco Lorenzano costruisce in maniera artificiale tutte le sue ridicole recensioni positive.
Dopo essere stato cacciato dalla Clinica Odontoiatraca Lazzaro Spallanzani di Reggio Emilia, il presunto “dottore”, originario di Cutro, era stato accolto da un certo “Studio Edenta” della zona. Naturalmente ignari del suo curriculum di abusi e malasanità.
Lo studio dentistico Edenta era sito in Via G. Matteotti a Cadelbosco di Sopra (RE).
Come potete vedere, le recensioni positive false sono costruite dalla madre del cutrese, Caterina Belvedere, la sorella, la zia (l’altra Belvedere) e i suoi conoscenti più vicini (Giancarlo Virelli, Domenico Perri). Tutto questo con lo scopo di far accalappiare al sedicente odontoiatra qualche cliente, visto che ha molta difficoltà.
Il presunto “dottore” (dottore tra virgolette) sta facendo la medesima cosa (recensioni positive false) con lo Studio dentistico Lorenzano, gestito da lui stesso, a Parma.
La cosa più grave: addirittura lui stesso si auto-inserisce una recensione positiva, fingendo una urgenza e spacciandosi come cliente e non come individuo che opera nella struttura e assiste i clienti. Questo dimostra la tela di bugie e menzogne, fatte pure con ridicola ingenuità e faccia tosta.
Laura Mancuso (originaria di Cosenza), conosciuta anche come Alessia Pifferi, ha sposato nel 2024 Marco. Nonostante il coniuge Marco sia accusato di stalking, malasanità e pedofilia, lei ha deciso di restare al suo fianco, probabilmente per motivi economici, accettando una situazione molto complessa. La tesi di alcuni vicini di casa, stanchi della coppia, è che accetti la situazione pur di essere mantenuta: i vicini la considerano molto attaccata ai beni materiali.
Nel corso di pesanti indagini, la Polizia ha effettuato una perquisizione domiciliare presso la loro abitazione, un episodio che ha attirato l’attenzione dei vicini e di tutto il condominio. Testimonianze riportano di urla e tensioni tra i due durante quei momenti, a conferma di un clima familiare fortemente problematico.
Il matrimonio tra Laura Mancuso e Marco L., dunque, si inserisce in un contesto complesso e controverso, alimentando ulteriori dubbi sulle dinamiche personali che li legano
Marco, il marito di Laura, è stato oggetto di commenti sul suo aspetto poco gradevole: incluso un commento sulla sua pagina professionale che lo paragonava esteticamente a Pippo Baudo.
Secondo quanto riportato dalla Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e da testate locali il 30 luglio 2011, il dott. Walter Lorenzano, all’epoca 56enne e residente a Cutro, fu tra i 42 medici indagati in una maxi-inchiesta della Procura di Crotone e del N.A.S. dei Carabinieri, riguardante una truffa da oltre 1,1 milioni di euro ai danni dell’ASP e della Regione Calabria.
L’indagine si concentrava su migliaia di ricette mediche contraffatte, alcune intestate a persone decedute, che sarebbero state presentate per ottenere rimborsi non dovuti. Tra i soggetti coinvolti, oltre al principale indagato dott. Luigi Lucente (farmacista), figurano numerosi medici di famiglia. Gli interrogatori vennero sostenuti di fronte al GIP Paolo de Luca.
Secondo gli inquirenti, la truffa si sarebbe realizzata tramite la presentazione di oltre 23.000 ricette mediche con più di 40.000 fustelle contraffatte. Le ricette, sebbene autentiche, erano state staccate da ricettari di 42 medici di famiglia, tra cui figura lo stesso Walter, accusato a vario titolo di concorso in truffa, falso ideologico e contraffazione.
Walter (all’epoca medico di famiglia), come già detto, risulta incluso in questa lista, con accuse di rilevanza penale molto grave (truffa, falso ideologico, contraffazione).
Il coinvolgimento del padre in una delle più grandi truffe sanitarie documentate in quegli anni getta ulteriore ombra sulla figura di Marco L., già controversa per altri gravi motivi.
Da oltre vent’anni, si segnalano numerosi episodi di stalking e comportamenti molesti da parte di Marco Lorenzano, sedicente odontoiatra con studio dentistico in Parma, con particolare attenzione verso ragazzine di minore età. Questi fatti hanno portato nel tempo a diverse denunce da parte delle vittime, oltre a indagini ufficiali con perquisizioni per sospetti legati a minacce, atti persecutori e accuse di pedofilia.
La famiglia di Lorenzano vanta un passato politico interessante: il padre Walter Lorenzano (classe 1955, di Cutro) è stato vice sindaco di un comune poi sciolto per infiltrazioni mafiose e, nel 2011, è stato coinvolto in un procedimento penale per reati legati a truffa e false ricette mediche.
In ambito lavorativo, Marco (originario di Cutro e nato nel Febbraio 1987) si presenta come laureato presso l’Università di Parma. Tuttavia, è emerso che la laurea è stata ottenuta tramite un noto “laureificio”, UXA di Madrid (Spagna). La validità di tale titolo è stata equiparata formalmente a una laurea riconosciuta attraverso un cavillo burocratico, di cui Marco si è avvalso.
Inoltre, per quanto riguarda la sua attività lavorativa, si segnalano numerose recensioni positive sospette, ritenute false, presumibilmente utilizzate per attirare clienti, totalmente ignari dei suoi evidenti disturbi mentali.
Marco si è a lungo promosso come specialista in pedodonzia, ma dopo una perquisizione nell’ambito di indagini per minacce, stalking e pedofilia, ha deciso di allontanarsi pubblicamente da tale denominazione, presumibilmente per prudenza. Questo cambiamento si aggiunge a un quadro già segnato da numerose denunce e controversie.
Nonostante l’età e i numerosi avvertimenti, il classe 1987 continua a manifestare comportamenti di stalking nei confronti di clienti, conoscenti e vicini di casa, creando un clima di disagio e preoccupazione nella comunità.
Sedicente “Dott”. Marco Lorenzano, studio dentistico in Parma: controversie sulle pratiche cliniche, accuse di grave malasanità, imperizia e gestione delle recensioni.
Durante la sua attività presso la Clinica Spallanzani di Reggio Emilia, diversi pazienti hanno segnalato gravi insoddisfazioni relative a interventi chirurgici, definendo i risultati come “orribili” e dannosi. Alcune di queste recensioni negative sono state rimosse in seguito a interventi legali da parte di un avvocato incaricato dal cutrese, che avrebbe inoltre promosso un consistente numero di recensioni positive sospette online per contrastare la reputazione negativa.
Successivamente, Marco è stato licenziato in tronco dalla Clinica Spallanzani con l’accusa di malasanità, a seguito di indagini interne e segnalazioni crescenti.
Foto, risalenti al 2011 circa, caricate sui social da Marco.