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Walter Lorenzano, padre di Marco: vice sindaco commissariato per mafia

Ecco le parole di Walter, ex medico di famiglia (ora in pensione), padre di Marco.

“Non intendiamo sostituirci ai partiti – ha detto Walter Lorenzano –, che restano l’essenza della democrazia, ma vorremmo soltanto far capire ai partiti che i tempi sono cambiati, che bisogna aprirsi alle nuove esigenze della gente. La scelta del candidato attraverso le primarie ha qualcosa in più, avvicina la gente alla discussione politica”.

Fonte: https://www.ilcrotonese.it/2006/02/28/primarie-unione-a-cutro-favorevole-anche-prodi/1207889/

Parlava cosi, nel 2006, su il Crotonese Walter: diventato in epoca successiva vice-sindaco del Comune di Cutro. Il comune è stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Una macchia e un’ombra vile suil’intera famiglia originaria di Cutro.

Il “dott.” Walter non è mai stato ufficialmente indagato per mafia: è stato però indagato, in quegli anni (precisamente nel 2011), in uno scandalo di truffe alla Regione. Ricette false. La maxi inchiesta fu condotta dai N.A.S. Carabinieri. Clicca qui l’articolo dedicato alla truffa di Lorenzano per i dettagli e le fonti originali.

Walter Lorenzano tra gli indagati per truffa in un’inchiesta sanitaria milionaria

Secondo quanto riportato dalla Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e da testate locali il 30 luglio 2011, il dott. Walter Lorenzano, all’epoca 56enne e residente a Cutro, fu tra i 42 medici indagati in una maxi-inchiesta della Procura di Crotone e del N.A.S. dei Carabinieri, riguardante una truffa da oltre 1,1 milioni di euro ai danni dell’ASP e della Regione Calabria.

L’indagine si concentrava su migliaia di ricette mediche contraffatte, alcune intestate a persone decedute, che sarebbero state presentate per ottenere rimborsi non dovuti. Tra i soggetti coinvolti, oltre al principale indagato dott. Luigi Lucente (farmacista), figurano numerosi medici di famiglia. Gli interrogatori vennero sostenuti di fronte al GIP Paolo de Luca.

Secondo gli inquirenti, la truffa si sarebbe realizzata tramite la presentazione di oltre 23.000 ricette mediche con più di 40.000 fustelle contraffatte. Le ricette, sebbene autentiche, erano state staccate da ricettari di 42 medici di famiglia, tra cui figura lo stesso Walter, accusato a vario titolo di concorso in truffa, falso ideologico e contraffazione.

Walter (all’epoca medico di famiglia), come già detto, risulta incluso in questa lista, con accuse di rilevanza penale molto grave (truffa, falso ideologico, contraffazione).

Il coinvolgimento del padre in una delle più grandi truffe sanitarie documentate in quegli anni getta ulteriore ombra sulla figura di Marco L., già controversa per altri gravi motivi.

📎 Fonte originale:
http://www.fedaiisf.it/crotone-ricette-falsificate-lucente-oggi-dal-gip/

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Pasqualino L. (fratello di Walter) il primo a sinistra e Walter L., giubbotto blu, in centro.