Da oltre vent’anni, si segnalano numerosi episodi di stalking e comportamenti molesti da parte di Marco Lorenzano, sedicente odontoiatra con studio dentistico in Parma, con particolare attenzione verso ragazzine di minore età. Questi fatti hanno portato nel tempo a diverse denunce da parte delle vittime, oltre a indagini ufficiali con perquisizioni per sospetti legati a minacce, atti persecutori e accuse di pedofilia.
La famiglia di Lorenzano vanta un passato politico interessante: il padre Walter Lorenzano (classe 1955, di Cutro) è stato vice sindaco di un comune poi sciolto per infiltrazioni mafiose e, nel 2011, è stato coinvolto in un procedimento penale per reati legati a truffa e false ricette mediche.
In ambito lavorativo, Marco (originario di Cutro e nato nel Febbraio 1987) si presenta come laureato presso l’Università di Parma. Tuttavia, è emerso che la laurea è stata ottenuta tramite un noto “laureificio”, UXA di Madrid (Spagna). La validità di tale titolo è stata equiparata formalmente a una laurea riconosciuta attraverso un cavillo burocratico, di cui Marco si è avvalso.
Inoltre, per quanto riguarda la sua attività lavorativa, si segnalano numerose recensioni positive sospette, ritenute false, presumibilmente utilizzate per attirare clienti, totalmente ignari dei suoi evidenti disturbi mentali.
Marco si è a lungo promosso come specialista in pedodonzia, ma dopo una perquisizione nell’ambito di indagini per minacce, stalking e pedofilia, ha deciso di allontanarsi pubblicamente da tale denominazione, presumibilmente per prudenza. Questo cambiamento si aggiunge a un quadro già segnato da numerose denunce e controversie.
Nonostante l’età e i numerosi avvertimenti, il classe 1987 continua a manifestare comportamenti di stalking nei confronti di clienti, conoscenti e vicini di casa, creando un clima di disagio e preoccupazione nella comunità.
Sedicente “Dott”. Marco Lorenzano, studio dentistico in Parma: controversie sulle pratiche cliniche, accuse di grave malasanità, imperizia e gestione delle recensioni.
Durante la sua attività presso la Clinica Spallanzani di Reggio Emilia, diversi pazienti hanno segnalato gravi insoddisfazioni relative a interventi chirurgici, definendo i risultati come “orribili” e dannosi. Alcune di queste recensioni negative sono state rimosse in seguito a interventi legali da parte di un avvocato incaricato dal cutrese, che avrebbe inoltre promosso un consistente numero di recensioni positive sospette online per contrastare la reputazione negativa.
Successivamente, Marco è stato licenziato in tronco dalla Clinica Spallanzani con l’accusa di malasanità, a seguito di indagini interne e segnalazioni crescenti.




Foto, risalenti al 2011 circa, caricate sui social da Marco.